Descrizione
I riti della Settimana Santa a Nurachi fanno parte di una tradizione religiosa che ha antiche origini.
Le celebrazioni iniziano la Domenica delle Palme, con la benedizione e distribuzione delle palme artisticamente intrecciate, nella cui preparazione i nurachesi sono da sempre maestri. Le palme intrecciate vengono preparate nei giorni precedenti dai confratelli delle locali confraternite del SS. Rosario e delle Anime.
Il Giovedì Santo, in Chiesa, si provvede a coprire le statue con un manto nero in segno di lutto. Si svolge quindi la cerimonia de "Su Lavabu", con la consegna ai fedeli dei “ramazzetti”, mazzetti di fiori formati da erbe profumate e da un ramo d’isopo. Segue la veglia notturna al Santissimo, con il Rosario cantato in sardo.
Il Venerdì Santo si svolgono varie funzioni tradizionali:
- la processione della via crucis, nelle prime ore del mattino, lungo le vie dell’abitato dove sono collocate le varie stazioni;
- Su Scravamentu, ossia la deposizione dalla croce, la sera. Nel corso di questa cerimonia viene utilizzato un prezioso crocifisso ligneo del XVII secolo che, nella sua realizzazione, pare aver subito l'influenza del Crocifisso detto del Nicodemo, conservato nella Chiesa di S. Francesco di Oristano. L'opera, restaurata negli anni Ottanta del Novecento, fu commissionata dall'Arciconfraternita del Rosario appositamente per le processioni della Settimana Santa. I lavori di restauro della Chiesa San Giovanni Battista hanno permesso di restaurare anche questa preziosa statua del Seicento sardo, che ora è tornata all'antico splendore.
A seguire si svolge dalla processione del Cristo morto, preceduta dalla figura del cireneo, incappucciato e scalzo, con la croce in spalla.
La domenica di Pasqua si può assistere a S’Incontru, l’incontro, quando le due statue del Cristo risorto e della Madonna, portate in processione da distinti cortei, vengono l’una al cospetto dell’altra in Pratza ’e ballus. Tre Oberaias del SS Rosario provvedono a togliere il velo del lutto alla Madonna e le due processioni rientrano festanti in parrocchia.